Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza di navigazione dei visitatori.
Continuando a navigare in questo sito, concordi con la nostra politica sui cookie.
Scopri di più sui cookie leggendo l'informativa disponibile cliccando sul link qui sotto:
http://www.mandellicolori.com/COOKIE

Delle Calcine idrauliche naturali bianche

I calcari ricchi di silice, da cui si ricavano le calci idrauliche naturali bianche, sono al loro esterno di color gialliccio pallido tendente al bianco sporco, e si trovano in ogni dove. Alcuni lo chiamano Alberino o Albarese, e si può facilmente trovare in Toscana, in Lombardia, in taluni siti del Veneto, abbondantemente in Dalmazia come in altri luoghi in Europa. Nel passato la pietra Alberina veniva perlopiù cavata in Val Seriana e nella Valle del Brembo. Le calci che si ottengono da questi calcari silicei, come da altri della medesima natura, sono di incontestabile bianchezza e hanno dalla loro la straordinaria virtù di far sicura presa all'aria come in acqua; e i lavori che si fanno con queste calci, possono essere dipinti in qualsivoglia maniera, senza timor di vederne tormentati i colori. Come ebbe a dire il Frost, queste selci si lasciano interamente cuocere alla temperatura di 900°C circa, e calcinati che sono i sassi, questi perdono quasi un mezzo del loro peso naturale, mutandosi in ciottoli leggeri e spugnosi, che a bagnarli mostrano un'apprezzabile effervescenza. Per spegnere questa particolarissima calce, la si bagna con poca acqua, affinché la troppa non causi in essa istantanea presa. Bagnati che sono i pani di calcina viva, questi si cambiano velocemente in una polvere dal colore bianco candido; e posta che sia questa polvere a confronto con la polvere della calce grassa bianca, non se ne può dir la differenza. Ciò mi fa maggiormente comprendere cosa volesse significare il Delorme allorché notava: Ov'è accaduto che alcuni i quali non ne avevano conosciuta la qualità, avendola fatta fondere in truogoli, trovarono l'anno seguente questa calce dura al par della pietra. V'è anche da dire che per il Delorme, il trovare dei calcari silicei non doveva esser una rarità, poiché di sasso Alberino è lastricata l'intera Valle del Rodano. Si vuol che la silice, contenuta in dette selci, si muti in silicati all'atto della cottura, conferendo alle malte preparate con queste calcine considerevoli proprietà pozzolaniche; ed è per tal ragione che non si possono mantenere queste calcine a macerar nelle fosse come si fa per le calci grasse. Queste calci idrauliche vanno mantenute in polvere sino al momento di bagnarle e stemperarle per porle in opera. Con la Calcina idraulica naturale bianca, che si ottiene da questi particolari carbonati silicei, si preparano e posano in opera intonaci che non han l'eguale. Questi intonaci, che migliorano col passar del tempo, sono tenaci e resistenti come le tonacature che son giunte a noi dal più lontano passato; sono porosi e flessibili come i terrazzi di cocciopesto, e resistono all'acqua e all'umido come le più antiche misteriose malte pozzolaniche romane. La lettura comparativa dei risultati analitici, ottenuti dall'indagine condotta su alcuni dei 47 campioni di calcare raccolti in tutta Europa, potrà essere d'aiuto a tutti coloro che dalle indagini scientifiche traggono maggior chiarezza.

Qui di seguito son posti a confronto 4 campioni:

  • C.A Calcare puro (Calce grassa comune);
  • C.B Calcare siliceo (Calce forte bianca);
  • C.C Calcare marnoso (Calce forte d'Albettone);
  • C.D Calcare marnoso (Calce forte d'Albazzano).

 

Valori C.A C.B C.C C.D
P.a.f. 25,85 20,96 34,25 24,20
SiO2 0,10 11,20 10,11 13,35
A12O3 0,06 0,49 01,79 3,00
Fe2O3 0,04 0,17 0,41 1,29
CaO 73,28 65,56 52,40 54,93
MgO 0,58 0,05 0,40 0,97
SO3 <0,06 0,59 1,17 1,12
Na2O 0,10 0,17 0,03 0,21
K2O <0,04 0,11 0,15 0,59
SrO 0,04 0,12 0,11 0,13
Mn2O3 0,04 0,04 0,05 0,06
P2O5 <0,03 0,03 0,04 0,06
TiO2 <0,01 0,02 0,12 0,14
Idraulicità 0,00 0,18 0,21 0,32
Colore
  • Bianco
  • Candido
  • Bianco
  • Opaco
  • Giallastro
  • Nocciola
  • Rosato
 

Dall'osservazione della tabella suesposta si evince che l'assoluta purezza del campione C.A (Calce grassa comune) è dovuta all'irrisoria presenza di sali e all'insignificante contenuto di elementi idraulicamente attivi (SiO2+ A12O3+ Fe2O3); ciò la fa preferire per i lavori di stucco e materiali da comporsi con pigmenti, o per opere di pittura a fresco. Il campione di calce silicea d'Alberino (C.B), dato l'apprezzabile contenuto di SiO2, mostra eccellenti virtù pozzolaniche: e non contenendo questa calce che sparute quantità di A12O3+ Fe2O3, essa mantiene il suo colore bianco, cosa questa che la fa preferire per i lavori di intonacatura colorata sui muri esposti all'umido e alle intemperie. L'Albettone e l'Albazzana contengono più alti valori di elementi idraulici rapportati al loro relativo contenuto di ossido di calcio: ciò è causa dell'apprezzato naturale colore della calce, che provocherà però il tormento dei pigmenti a essa aggiunti. Queste calci, usate con il loro naturale colore, sono ottime per allettare mattoni o per stilarne le fughe, in special modo laddove si vogliano tenere le strutture murarie a vista.Si rifletta però, che più basso è l'indice di idraulicità d'una calce naturalmente idraulica, e più questa si lascerà calcinare alle basse temperature; sarà quindi più porosa, più elastica, e più duratura. Un più basso indice di idraulicità significa anche un più lungo tempo di presa: e ciò a tutto vantaggio delle strutture le quali, potranno subire assestamenti statici e deformazioni volumetriche che si vedrebbero assorbite dalla matrice di legante ancora in fase di presa; ecco perché le bianche calci di Selicedette dal Vitruvio e dal Plinio sono ancor oggi le migliori.



Tratto dal manuale:
“A Regola d'Arte”
Sulle calci, gli intonaci e i tinteggi.
di Gilberto Quarneti
©2005 Lafarge Coatings Italia Spa
www.cepro.it