L'acuita sensibilità e il crescente interesse per il recupero del nostro patrimonio architettonico, dovrebbe indurre, tutti coloro che sono preposti a questa delicatissima opera, alla riconquista di quei valori di conoscenza e cultura che non appartengono più alle specifiche corporazioni dell'arte d'un tempo, ma che si possono ancora ritrovare nell'osservazione, nello studio e nelle parole dei vecchi: ed è col dominio di tale conoscenza che ogni architetto dovrebbe poter tornare a essere il gastaldo suprastante di ogni suo inventamento, e poter prescrivere allora, con pieno diritto e schietto giudicio, a mureri, calzineri, terazzeri, tajapietra, stuccadori, pittori, marangoni e fenestreri, che le opere di restauro nei suoi cantieri vengano condotte a Regola d'Arte.

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